rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Prati Prati / Piazza Giuseppe Mazzini

Prati piange Cesare, il clochard gentiluomo istituzione del quartiere

Sabato 23 dicembre le esequie. In tanti lo ricordano con il sorriso: "Era educato, una persona di grande animo"

Via Ferrari, piazza Mazzini, viale delle Milizie, via Tito Speri. Le percorreva tutte in lungo e in largo le strade di Prati, con un giaccone per ripararsi da pioggia e freddo e un sacchetto con qualche provvista e qualche effetto personale. Chi lo conosceva giura di non averlo mai visto fare le elemosina. Colto, educato, parlava un romanesco ben scandito e tirava fuori all'occorrenza una storia per chiunque lo avvicinasse. Lo conoscevano tutti Cesare, lo storico clochard del quartiere. E tutti proveranno a essere in chiesa sabato, per salutarlo un'ultima volta. E' morto dopo decenni passati sui marciapiedi, fuori e dentro bar e negozi, seduto sulle panchine. 

Nessuno conosce l'età esatta, se fosse malato, se avesse qualche familiare o amico di vecchia data. "Credo fosse sull'ottantina, forse se n'è andato per la vecchiaia, o per il freddo" dice Cristina, residente in piazza Mazzini, affezionatissima a Cesare. Gli ha pure dedicato una poesia in dialetto, d'altronde lo ricorda fin da quando era ragazzina. "Ha regalato lui a me venti euro quando è nata mia figlia, lui a me!". Non chiedeva spicci quasi mai, ma chiunque era pronto a offrirgli un panino, una pastarella, una bevanda calda.

Cesare, un po' mito un po' leggenda. "C'è chi racconta che avesse due case a Prati, ma stava in strada per scelta". Un uomo d'altri tempi, è così che in molti lo ricordano, per la gentilezza e i modi buoni e cortesi. "Sembrava un po' un imperatore romano", con quei capelli lisci, bianchissimi, calati sulla fronte. Grande appassionato di lotteria, non mancava mai di consigliare i giocatori al bar su numeri e combinazioni fortunate. Era un'istituzione, tanto da meritare un funerale voluto e organizzato dalla sua "famiglia" adottiva, il quartiere. 

E' David, un residente, a dare la notizia delle esequie, sabato 23 dicembre alle ore 19, nella parrocchia del Cristo Re. L'annuncio compare sulla pagina Facebook Sei di Prati se, e attira decine di commenti di abitanti, pronti a postare ognuno il suo selfie scattato con Cesare. Tra i tantissimi "rip", "mi dispiace", "ci mancherai", qualcuno aggiunge dei dettagli utili a ricostruire il suo ritratto. "Si chiamava Carlo - scrive Gianluca - ha frequentato la nostra comitiva di piazza mazzini e via plava dal 1991 al 1996". O ancora Paola: "Abitava in via Faà di Bruno". Luca lo ricorda "sempre seduto in via Candia, davanti a Mosca". Oltre particolari e aneddoti, tutti concordano: "Era un cittadino di Prati". E nei ricordi di tutti, aveva un animo gentile. 


 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Prati piange Cesare, il clochard gentiluomo istituzione del quartiere

RomaToday è in caricamento