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Prati: ecco come un parcheggio interrato distrugge i palazzi

Roma Today ha raccolto la testimonianza della famiglia Serafini, proprietaria di un appartamento dichiarato semiagibile. Secondo la perizia a causare i danni sono state le perforazioni effettuate per realizzare il parcheggio sotterraneo del nuovo Mercato Trionfale

Parcheggi tra i palazzi. L'ultimo che ha fatto montare la protesta è quello di Piazza Gentile da Fabriano dove i lavori sono iniziati a fine settembre. La paura è quella delle crepe che questi parcheggi possono aprire nei palazzi e negli appartamenti. Paure reali secondo gli abitanti, testimoniata dalle foto già scattate nei sotterranei delle strutture. Paure infondante per i costruttori. In realtà però c'è già chi con un parcheggio interrato già realizzato ci ha fatto i conti e la casa, con le sue crepe, è lì a testimoniarlo.

Stiamo parlando della famiglia Serafini in via Santamaura la cui casa è gravemente danneggiata a causa del parcheggio interrato del nuovo Mercato Trionfale. Il prossimo 28 ottobre è prevista la prima udienza del processo che vede la famiglia Serafini, contro il Comune di Roma e la società privata Nuovo Mercato Andrea Doria S.r.l. (N.M.A.D.), che ha realizzato il progetto del nuovo Mercato Trionfale.

A causa della costruzione di quest’ultimo, ed in particolare del parcheggio sotterraneo di tre piani presente nel mercato, inaugurato lo scorso mese di marzo, la loro casa sarebbe in parte inagibile.

Spiega Gilberto Franco, convivente di Laura Serafini e residente nell'appartamento: “Con la costruzione del nuovo mercato il giunto che unisce il nostro palazzo con il fabbricato adiacente si è spostato, la struttura si è inclinata e i solai non poggiano più sul muro portante. I vigili hanno fatto un sopralluogo e hanno dichiarato inagibili alcune stanze”.

Le stanze inaccessibili per motivi di sicurezza sono la cucina e il salone, ma le crepe si sono fatte strada anche nel corridoio dell’appartamento. Gilberto e Laura non hanno un’altra casa dove poter andare a vivere e, dunque, convivono con continui scricchiolii. Hanno, inoltre, rattoppato a spese loro alcune lesioni più estese per evitare che l’acqua e i cattivi odori si inoltrassero nell’appartamento. Si tratta, però, di lavori provvisori. “Chiediamo che a farsi carico del consolidamento della nostra casa e di quelle degli altri condomini dello stabile - afferma Franco – siano il Comune o la società che ha costruito il mercato”.

Più che le parole parlano le immagini. Qui è possibile leggere tutta la vicenda che dura ormai dal dicembre 2005.


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