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Come in autunno da Prati alla Magliana: tappeti di foglie su strade e marciapiedi

Foglie secche ovunque, sul ciglio della strada, sulle piste ciclabili, tra i mezzi parcheggiati. Ma l'assessore Pinuccia Montanari rivendica: "Da aprile spazzati 2700 chilometri di strade"

Intorno alle ruote di auto e moto in sosta, lungo le piste ciclabili ostacolo alle bici che non riescono a circolare, sopra i tombini, quasi invisibili ricoperti dal manto giallastro un po' fuori stagione. A Roma, se il termometro non segnasse picchi di quaranta gradi, sembrerebbe pieno autunno. 

Tappeti di foglie secche, cadute in abbondanza da platani e pini nei giorni dell'emergenza siccità, ricoprono strade e marciapiedi da giorni, nelle zone della città più verdi, vicino a parchi e giardini, in diversi quartieri della città. Da viale Regina Margherita, viale Giulio Cesare, via Merulana, via Trionfale, lungotevere. 

Tappeti di foglie per le strade di Roma

Il ciclo vitale degli alberi è decisamente più avanti della norma, complice il gran caldo e la primavera anticipata. E se nessuno raccoglierà le foglie e libererà i tombini, il futuro è già scritto e i romani lo conoscono fin troppo bene. Appena la pioggia tornerà, le strade diventano dei fiumi in piena. E se il 9 agosto con l'afa da combattere l'ultimo pensiero dei cittadini è la pioggia, ripulire le vie scongiurando così brutte sorprese dovrebbe rientrare almeno nell'agenda di chi amministra la città. 

Togliere le foglie dalle strade rientra infatti nelle competenze della municipalizzata, e il tema è stato oggetto di una riunione tra assessori municipali, azienda e Campidoglio lo scorso 27 luglio. Ai municipi è stato chiesto di far presenti le zone più critiche. "Ho indicato Prati, ovviamente, ma anche via Veneto e dintorni, il lungotevere, qualche strada all'Esquilino - spiega l'assessore all'Ambiente della City romana, Anna Vincenzoni - è un circolo vizioso. Non ci sono i servizi di potature e monitoraggio alberi, e le strade si riducono così". Il rischio? Chiusini otturati da strati di fogliame e strade allagate al primo scroscio d'autunno, quello vero. 

"Prima incombenza per il neo assessore alle Infrastrutture, Margherita Gatta: tombini e caditoie" scrive in una nota Primo Mastrantoni, segretario nazionale Aduc. "La maggior parte sono ostruiti, il che significa che quando arriveranno le piogge, la Capitale sarà allagata e potrà fare il gemellaggio con Venezia. Per non essere noiosi e ripetere ve lo avevamo detto, vorremmo segnalare che i prossimi due mesi sono fondamentali per procedere a disintasare. La certezza è che se non si procede da subito, Roma sarà di nuovo sommersa dalle piogge, con grande gioia dei cittadini romani. Sollecitiamo la nuova assessore".

Sul tema foglie è intervenuta invece la titolare all'Ambiente, Pinuccia Montanari, rivendicando le operazioni di pulizia degli ultimi mesi. "Da aprile ad oggi abbiamo programmato e realizzato con Ama interventi mirati e ciclici di spazzamento e rimozione del fogliame su strade alberate per un totale di 2700 chilometri lineari. Anche ad agosto è scattato un programma di spazzamento supplementare. Siamo partiti dalle situazioni più critiche anche sulla base delle indicazioni ricevute dalla Protezione Civile" assicura Montanari. "In particolare - aggiunge - sono 1000 gli interventi previsti nel mese in corso per un totale di 1600 chilometri di strade sulle quali si interverrà con la rimozione dal suolo di foglie ed aghi di pino". 

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