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Borgo Prati / Via Terenzio

Prati e i nuovi sensi di marcia, impazza la polemica: "Più posti auto? Assurdo"

I nuovi interventi di viabilità sono stati annunciati ieri dalla presidente, Sabrina Alfonsi. Sul piede di guerra le associazioni dei ciclisti. "In contraddizione con quanto propagandato fino a ora"

Nuova giunta, prime polemiche. E la calma collaborativa dei giorni scorsi - eccezion fatta per qualche dubbio costruttivo sul progetto Fori - si fa burrasca. Sotto accusa di ciclisti e pedoni la nuova viabilità nel quartiere Prati, annunciata ieri dal minisindaco Sabrina Alfonsi. Già, si cambia senso di marcia in via Tiziano e via Massimo, e in una seconda fase Via Duilio, Piazza dei Quiriti, Via Attilio Regolo e Via Virgilio saranno a senso unico. 

Il tutto rientrerebbe nel Piano generale del Traffico Urbano presentato ai cittadini lo scorso marzo 2012, come sottolineato dal minisindaco in risposta a chi la accusava di scarsa condivisione con cittadini e consiglieri. Non è un provvedimento preso dalla nuova mini giunta. Ma comunque "è necessario e urgente", come definito dalla stessa Alfonsi. E poi le frasi che hanno sollevato il polverone. 

"Lo scopo è quello di uniformare le strade del nostro Municipio, velocizzare i flussi di traffico, aumentare i posti auto e diminuire il numero dei cicli semaforici”. Aumentare i posti auto. Per qualcuno "esterrefatto" è uno scivolone non da poco, percepito come incentivo a muoversi con l'auto. "Instaurare i sensi unici per incrementare i posti auto su strada equivale a contraddire quanto fino ad oggi propagandato" scrivono in nota i rappresentanti di Bici Roma. 

"Alcune strade diverranno a senso unico facendo parcheggiare le auto a spina, un sistema che sui sensi unici e strade ad alto scorrimento diviene assai pericoloso, un costante innesco che può causare incidenti". Insomma, invece che spingere per la "realizzazione di una Rete Viaria Ciclabile" si pensa a come incrementare le soste per le quattro ruote. E questo, per i ciclisti agguerriti nella riconquista di spazi dedicati all'eco mobilità, è inconcepibile. L'appello va al primo cittadino, ormai noto per l'utilizzo della bici anche e soprattutto in occasioni istituzionali. 

"Intervenga il sindaco Marino, lui si dovrebbe rendere conto dei pericoli che si corrono a Roma spostandosi in bici ( assai elevati senza scorta) e della necessità di percorsi ciclabili protetti. Ok ai sensi unici ma per trovare spazi per le ciclabili e non per aumentare i rischi dell’utenza debole". E già che ci siamo una stoccata inaspettata va anche ai Fori Imperiali pedonali, anzi "finti" pedonali, definiti uno "smacco per i ciclisti romani". Inutile "farsi fotografare con la bicicletta". Perché apparte quello, "siamo a zero".

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